“Te manno ê Pellerini”: perché si dice così?
E’ ormai risaputo che gli abitanti della città di Napoli spiccano di fantasia e creatività. Anche quando si tratta di mandare a quel paese le persone. I modi classici, bene o male, li conosciamo...
View Article‘E riscenzielli: che cosa sono e perché si dice così in napoletano?
Ci sono molti termini ed espressioni dialettali che incuriosiscono a causa della loro singolarità, o significato particolare. Diverse sono le parole che, apparentemente, sembrano non avere più alcun...
View Article“Fà l’opera ‘e pupo”: sapete da dove deriva e cosa significa questo antico...
Non tutti i detti napoletani hanno origine in tradizioni tipicamente nostrane. Per questi particolari casi dobbiamo ricordare che Napoli fu, per secoli, capitale di un regno che andava dalla Campania...
View Article“Chiacchiere e tabacchere ‘e ligno, ‘o Banco ‘e Napule nun se ‘mpegna”: cosa...
Quante promesse e quanti giuramenti vengono proferiti in tono solenne per poi venire dimenticati in pochi giorni: un amante che giura fedeltà, un debitore che garantisce di saldare tutto in pochi...
View Article“Core ‘e mammà”: i migliori proverbi napoletani sulla donna più importante
Gli italiani sono un popolo di mammoni secondo un luogo comune internazionale, ma è a Napoli che questa credenza ha un fondamento reale. Come potrebbe non essere così? Le famiglie napoletane sono...
View Article“Ce manca l’asso ‘o doje e ‘a tuvaglia ‘e Fiandra”: ecco cosa significa
Spesso i proverbi napoletani servono a sdrammatizzare situazioni pesanti, ad esprimere in maniera ironica concetti piuttosto pesanti. Così, “Ce manca l’asso ‘o doje e ‘a tuvaglia ‘e Fiandra”,...
View Article‘O Sparatrappo: ecco perché il cerotto in napoletano si chiama così
Chi non ha mai sentito parlare dello “sparatrappo”? Ma che cos’è precisamente e perché si chiama così? A Napoli, con il termine “sparatrappo” s‘intende un cerotto adesivo in cotone o in seta...
View ArticleVideo. “Zompapereta”: l’offesa cult contro il maestro Sperelli. Ecco cosa...
Quando Paolo Villaggio-il maestro Sperelli litiga con il bidello (Gigio Morra) in Io speriamo che me la cavo, i suoi alunni gli dicono prontamente: “Qua ci vuole un insulto mortale, ditegli...
View ArticleAl Sud si chiama mellone, al Centro-Nord cocomero o anguria: perché?
In un caldo pomeriggio d’estate non c’è merenda migliore di una grossa fetta di cocomero, magari tenuta al fresco per l’occasione. Dolce, dissetante, facile da mangiare a morsi, per grandi e piccini...
View ArticleBella comme ‘o riavulo ‘e Margellina: perché si dice così? Ecco la leggenda
Nella Chiesa di Santa Maria del Parto a Mergellina vi è un singolare dipinto del 1542 «San Michele che scaccia il demonio», conosciuto popolarmente come “Il diavolo di Mergellina”. Realizzato...
View ArticleUosemo: ecco cosa significa davvero e come è nata questa parola
La lingua napoletana è l’insieme armonioso di tutte le culture, i popoli ed i regni che si sono succeduti nella nostra città. Spesso capita, quindi, che parole antichissime siano arrivate, attraverso...
View ArticleFittiare: ecco cosa significa e come è nato questo verbo napoletano
Per comprendere appieno il significato del termine “fittiare” dobbiamo andare, con l’immaginazione o con i ricordi, indietro di qualche decennio. Immaginiamo un giovane che, la domenica mattina, resta...
View ArticleStare “cu ‘e pacche dinto’a ll’acqua”: ecco perché è sinonimo di povertà
Nella stagione estiva, con un clima torrido, risulta difficile pensare che stare “cu ‘e pacche dinto’a ll’acqua” possa avere un significato negativo. Del resto, quest’antichissima espressione...
View ArticleMesale: perché la tovaglia in napoletano si chiama così?
Esistono parole nella lingua napoletana talmente radicate nella nostra quotidianità da sostituirsi completamente alla controparte italiana. Il termine “mesale”, ad esempio, è utilizzato molto più...
View Article‘O petrusino: perché in napoletano il prezzemolo si chiama così
‘O petrusino, dal latino petroselinum, è il prezzemolo, nota erba aromatica presente nella maggior parte delle salse e delle minestre della cucina napoletana. Il prezzemolo, con la sua “traduzione”...
View ArticleA cuoppo cupo poco pepe cape: cosa significa questo scioglilingua?
La lingua napoletana ha una sonorità tutta sua, una musicalità intrinseca che risuona in ogni singola parola. “A cuoppo cupo poco pepe cape” è un esempio estremo di questa particolarità. Si tratta di...
View Article‘O cazzimbocchio, Napoli ne è piena: sapete perché si chiama così?
Napoli è piena di simpatici modi di dire e di espressioni curiose che la rendono ancora più particolare. E’ questa una delle versioni più belle della nostra città e della nostra cultura, perché c’è...
View Article‘A punessa: perché in Napoletano “puntina” si dice così?
La puntina da disegno, in Campania, è notoriamente conosciuta come “punessa”. Fuori da questa regione, però, salve alcune rare eccezioni, questo termine è completamente sconosciuto. Tale voce pare...
View Article“L’asteco chiove e ‘a fenesta scorre”: cosa significa e come nasce
I proverbi napoletani o i modi di dire, si sa, sono spesso coloriti e crudi, sarcasticamente arguti e densi di fantasia popolare, che caratterizza le loro metafore. Ma a volte, possono anche essere...
View ArticleMannaggia ‘a marina! Un’imprecazione popolare: ma da dove deriva?
Quando si prova disappunto per qualche avvenimento oppure dispiacere circa qualcosa che è accaduto nella nostra vita o che comunque richiama il nostro interesse, è comune esclamare: “Mannaggia ‘a...
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